La luce si fa scura in queste parti
è come un suono opaco e inconcludente
ti appare quando meno te l’aspetti
e non sorprende
quasi ammansisce.
Ti lascia prender mano sul volante
il piede pesta l’acceleratore
più giù, più giù, voglio vedere dove
finisce il fondo del bicchiere e ancora
più in là, dove la luna si arrovescia
e sembra una fetta di limone
persa
nel cuba libre della notte.
Ti accoglierei a braccia aperte, amico
se solo avessi braccia anziché rami
e pancia dolce e morbida a cullarti
e non un tronco immobile e nodoso
Adesso tutti piangono il tuo nome
e un uomo ha preso a calci il mio destino
“Albero killer!” in prima pagina sbattuto
Come se io potessi
come se io volessi
-e sai che lo vorrei-
volare via con te.