La nube sopra il cielo
Ma che bella nuvola
sono tentato di seguirla in eterno
con il mio amore fra le mani
e il suo calore materno.
Un posto c'è ma non so dove o quando
poggerò le mie natiche stando
nel luogo che emerge dal pianto
e sullo sfondo tengo nota di quanto giacinto sia già il mio mondo.
Solleverò le correnti che morte
richiamano i miei giorni assenti
violenti o dolenti sono capricci della sorte.
La vedo in lontananza quella vedova pesante
o almeno sembra esserlo nella sua distanza
fatto stà che è docile e costate.
Spazia nella sua tenue percezione
ci poggio su un bel fiore
lo accarezzerai anche gemendo
perché è della tua acqua che si nutre vivendo.
Da allora scenderà quel silenzio spento
di ogni petalo che salverai dal vento.