La poesia tenera compagna
Che io non vidi
Ma accarezzai con gli sguardi,
Mi chiamò nel suo immenso diario
E io giacqui sfatto
Sopra ogni rosario,
Eccoti nel manto giacinto
Era una cosa di cui non avevo ne finito ne finto,
Un tratto e sciolse
Quelle lacrime prive di forse,
accolsi così quel pianto
della tenue percezione che ancor sento.