La Fabbrica
Al mio paese
quand'ero ragazzino,
restavano le mura abbandonate
d'una grande e vecchia fattoria,
che diventavano ad ogni campagna elettorale
il soggetto d'ogni comizio in piazza
d'ogni parlamentare o d'aspirante....
di quello in buona fede o del furfante.
?..Su queste mura che un giorno sono state...?
gridavano i comizianti d'ogni colore
?....sede di economia rurale,
sull'onore, qu? davanti a tutti quanti
m'impegno, se sar? eletto in parlamento,
a farci nascere una fabbrica moderna
che dia lavoro a tutti i cittadini,
che sia l'orgoglio di tutto il paese!...?
Tant'anni fa sentivo 'sta canzone,
tant'anni fa io sono emigrato
partito come tanti da quel luogo,
ma ricordo ancora il ritornello
poich? tornando ancor per quelle strade,
quando ogni tanto v? a trovare la mia gente,
risento la medesima sonata
fatta dai moderni comizianti:
?.. Su queste mura un giorno nascer?,
d'un settore trainante certamente
una fabbrica che arrecher?
benessere e decoro a tanta gente!.?
Ma che volete che nasca su 'ste mura,
una volta c'era una rosa rampicante ed un serpente
l'aveva eletta a sua residenza,
ora non fa pi? fiori, solo spine,
e pare che pur'esso se n'? andato,
non ci'ha trovato pi? la convenienza
s'? fatto le valige ed ? migrato
ed ora chiss? dov'?, chiss? che fa
e fra i rami della rosa rinsecchita
ci'ha lasciata la pelle attorcigliata
che d'anni migliori fu il vestito...
forse anche lui come me torna d'estate.
Con la storia della fabbrica al mio paese
s'? fatta deputata tanta gente
che pare stia l? apposta permanente...
d'evessere questo il settore trainante
tre quarti della gente oggi ? emigrante,
dell'altro quarto met? ? in parlamento.
Al mio paese insieme alle promesse,
quando ci son tornato l'ultima estate,
ho ritrovate le mura abbandonate
d'una grande vecchia fattoria.