Sono stata e son tua figlia
inquieta potente distesa
d’azzurra acqua.
Ti ho amato nelle onde
sempre mi sono lasciata cullare.
Non stanotte mio Mare
sei duro violento
troppo sicuro di te
per questa fragile notte per me.
Lo spirito
sopraffatto dal fragore
invoca sai tu chi
per calmarti e lasciare
che le ossa stanche
tra le tue ormai rilassate braccia
s’assopiscano finalmente.
(Foto personale)