Viottoli sospesi
in quell'acqua salmastra
che da sapore ad ogni profumo
Memorie splendenti
che carezzano il guardare
di quel panorama mai sazio
Ghinee perdute
nella bellezza di quelle melodie
che riempiono gli spazi
Arcuati sogni
che trovano lume
nello stupore che donano perenni
Passato e presente
abbracciati in mille desideri espressi
in coralità soffuse
Io ti ho conosciuto ed amato
Venezia
perla magnifica
incastonata in un corallo d'altri tempi
quando nebbia era padrona dell'orizzonte
e di gabbiani ascoltavo il canto
senza sazietà
Viottoli sospesi
in ricordi lontani
che ritornano bellissimi
a rischiarar la sera