Abbiamo perdonato
Abbiamo perdonato quasi tutto, Sereni*,
noi ex bambini che giocavano. Anche
le illusioni moltiplicate e, dopo, l?erosione
di speranza, il contesto che ci fa essere
nessuno, a trent?anni suonati, dopo che
si ? stati principi, e tutti bruciati, gli anni,
nello scialo generale, nella distorsione
del tempo mediata dagli schermi: chimere,
trappole di sudicio splendore. Ah, che
strage d?angeli, fragile mia generazione!
Ma noi abbiamo perdonato: anche ora,
resi precari eterni, perenni figli, anzich?
padri, ancora qui a mendicarvi la pensione,
mentre volano i decenni. Per? si sa, d?amore
non esistono peccati, perci? l?attenuante che
vi spetta ? la sicura bont? dell?intenzione.
Ma cosa allora non potremo perdonare?
Forse la vostra fiducia nella vita, voi sani,
che qui ci avete messo, senza domandare.
*La poesia ? stata scritta in risposta alla lirica Quei bambini che giocano di Vittorio Sereni, ne Gli strumenti umani, 1965