Avevo pensato fossi un uccello
che volava libero nell'aria
avevo creduto di vederti planare
nel silenzio su verdi praterie
avevo visto spiegarsi le tue grandi ali
e volteggiando nel cielo
raggiungere le pi? lontane altezze
e come per dissetarti di tanto in tanto
avresti sorvolato rasente il suolo
e sfiorato i ruscelli
assaporando le fresche acque
trasportato dal vento
ero convinta che nulla ti avrebbe fermato
nulla avrebbe scalfito i tuoi pensieri
non sarebbe stata di certo la nube nera
che porta la pioggia maligna
n? sarebbe servito il gelo
del lungo inverno
Ti vedevo cos? ... solo contro tutti
strano ... ma senza paura
Poi un giorno ho visto i tuoi occhi tristi
abbassarsi lentamente
ed ho capito
nel lucido chiarore del tuo sguardo...
forse le lacrime tradivano il dolore
ed ho capito non esiste nessuno
che voglia restare solo nel mondo
nessuno ? disposto a pagarne il prezzo
le tue parole rivolte altrove
le tue lacrime lontane
portavi una breccia nell'anima colma di sofferenza
ed io sparivo nel nulla
chiedivi invano conforto per lenire le ferite
ma .come un'eterna maledizione
quelle ferite non guariscono mai.
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