Le madri, naturalmente, hanno ragione. Pagano i conti del figlio e non lo infastidiscono. I padri, invece, infastidiscono il figlio e non pagano mai i suoi conti.
Un mal quotidiano
subiamo senza opposizione...
mentre gli uomini si alternano
ai tavoli di un caffè
ove strade e case non esistono più.
Pacifiche sembran le armi...
nel silenzio generale
calpestano dignità e umanità.
Tace il vero scopo
che frena il frusciare del vento...
sorpassato dalle urla
di un dolore non vinto
che perenne guarda giù.
Cade l’orologio dal muro...
sgretolato dal buon senso
dimenticato da ogni civiltà.
Si aggira il potere
ridente come essere ubriaco...
l’uomo ha dimenticato
numeri, nomi e cose
anelando il desio della pace.
La storia diventa zero...
strada da percorrere all'infinito
che mai conduce al sapiente agire.
La sera ammansisce il giorno
al suono d’una tenera armonia...
Sole e Luna scompaiono senza viso
si spezza la corda della voce
e la follia più non tace.
Muta il colore in rosso...
la luce del cuore, divenendo sangue
sulla pelle, spogliata sulle pire.
Sol immagini diafane
ci attenderanno senz'ombra...
manifesti consunti dalle intemperie
ove il buon sentimento
non prevarrà nel futuro.
Nutriamo ancora l'ultimo fuoco
che inesorabilmente brucia...
riscalderà l’alba di anime sole
pronta a baciare un sorridente viso
sempre più bello e puro.