Ancora mille volte tu
dici "io non scrivo più"
colpa di un tramonto isterico
Ti cala un pò d'amaro
divieni quasi un calamaro
e dai pena e pane al tuo panico
Sei nero perché al verde
mentre nel rosso si perde
questo umore un po' strabico
Accanto per un acconto,
affranto per un affronto
l'usuraio dalla bile in bilico...
Un prete recita le favole,
un potente detta le regole
di un mondo statico e stitico...
Nemmeno tu sei un santo,
corri a cento cinto d'incanto
d'un disicanto claustrofobico
dici:
"Dov'è sei o musica,
mia dolce amante?
nell'enfasi del canto
ho lacrime di diamante!"
Svesti i panni del poeta,
e lanci in aria una moneta
un testa o croce così ironico...
Fa l'amore e fa la guerra
l'anima ha le ruote a terra
in un pessimismo cosmico
leggi Giacomo Leopardi
e ascolti Battisti ma è tardi
e fuggi in un sonno catatonico...
Dici:
"Dove sei o musica,
mia musa e amante?
Nell'enfasi del canto
ho lacrime di diamante!
Dove sei o musica,
mia confusa amante?
La poesia fa le fusa
ma la sento così distante!"
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