"Non è questo il tempo di una ritirata onorevole"
Questo pensi fissando il vuoto dal balcone,
ti trattieni sui contorni di un tramonto bizzarro,
tormentato dagli echi di una festa pagana
consumata il giorno prima come un pasto veloce
Che considerevole trasporto il pensiero ha adesso:
è uno straccio grigio appeso al filo del bucato...
Ti soffermi sulla tua scrittura claudicante,
cosa ridicola e passabile di fronte ai rimorsi
feroci come cani selvaggi e sciocchi come lattine
Tu cosa diventi
ora
mentre soffiano
strani venti
e la pioggia
si diverte a disegnare volti
così simili alla vita?
Lo sguardo cattura il volo di un coraggioso falchetto
mentre le vertigini fanno di te vilipendio di bandiera,
bandiera di un colore sbiadito come il tuo sorriso...
Vorresti abbandonarti alla leggerezza di un pianto,
a lacrime di cuore forse fin troppo trattenute a lungo
Ah, strani venti
ora
forti soffiano,
cosa diventi?
La pioggia ti disegna il volto
scordandosi dei colori
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