Ancora un altro giorno
Io sento il suono assente minerale delle foglie
in questa vita bianco e sale che mi ascende
e non traspare altro adesso dai miei cunicoli infondati,
dal mare giallo che mi vieta, accanto, l'imbrunire
e il fieno più odoroso di ricordi.
Io sono tutta qui, nell'incavo geloso di una goccia d'acqua,
tragedia del mio mare che si risveglia commediante e mi consola
con le sue braccia alte e una deriva di fianchi prosperosi
io sono tutta qui, davvero, gettata al mio tributo di sparviera errante
sulla navigazione a balzi di un'idea, che resta sogno a sbattere
in coperta
mentre le luci nuove accendono in presagi un altro giorno.
Vorrei saperti vivo, almeno, ché non dai un segno
e nemmeno una preghiera di parole
per insegnarmi il gesto sopra il petto che mi acquieta,
quel mio rosario piccolo di grani che suda il tremito nascosto
del mio buongiorno a te, che trascolori.
Ma ovunque è il tuo sorriso, nonostante.
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