Aspetto alla finestra il germoglio parlare alla vita e renderne alla morte
felice gradita impressa lontano sulle nude labbra in rugiada ne ha voglia.
Favole per crescere stagioni in prati pronti scuola dell'infanzia che si deposita.
Poche foglie sotto e niente sono cadute facendo leggero un bambino
un attimo la risposta a se stesso mentre apre la mano una conchiglia.
Fragili castelli di sabbia senza memorie tra onde di bollenti acque
vecchi coperchi orme che alla battima sporgono il costume più adatto.
Riemerge e s'allarga e si ferma indeciso il fuoco del sole sempre indietro.
Oltre si annuncia c'è qualcuno lo stesso.
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