Nebbia in una ciminiera a mezza prua e un attaccapanni in cuccetta
in quell'acquario d'oblò sotto le leghe a raccontare ad una pagina
che le stelle s'accendono la sera nell'ovvio di giorni gemelli ai dadi.
Gesti all'ancora nella carezza del timone ed una sigaretta spenta
la solita combinazione del dialogo col mondo in una valigia da portare.
Non c'è terrazzo di rose e pergolato da respirare ma un volto porto
con altra arroganza ad aspettare quella rissa e una bionda birra dal sangue.
È una vittoria da sbranare la partenza denaro d'andarsene che s'abbraccia.
È il sole che s'abbandona a un orizzonte divelto come estasiato in nudità.
Di bruciare infine libera a questo rendere all'inseguimento la mano all'ancora.
Arretrando e portandosi ma è raro.
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