I lucciconi cecità cerchi degli imbocchi del palazzo dei chilometri a tasti
qualche domanda a una canzone a memoria di scambio verità a capo.
Semibuia una chitarra e il cielo a commuoversi in mano d'affetto glauco.
E questa luna che sbiadisce primavera e ancora mulina a far la spia
come ombra giramondo un rammendo immoto di cristallo d'ali di sale.
Carezze son fionde alle balaustre vergini segrete in agguato ad una illusione
qualche affinché altri punti di vista e ti basta un seme a forma di ebbra farfalla.
Il suo sonno e il fiuto per una terrazza ch'è manto dondolo e sete del viaggio.
Un acrobata il sole ma ora è notte abbagliando.
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