Disteso sul ramo del ciliegio
nell'ombra lieve delle fronde
la bocca profumata, ancor rossa,
sazia dei frutti appena colti
Celato nella madia ritrovo
il sapore di un tempo
il cuore fragrante
del pane spolverato di farina
L'anima s'apre ad una vaga illusione
con la tenerezza degli anni primi
ascolto il vociare allegro dei cortili
il richiamo di mia madre dal balcone
Scampanellio nell'aria, strilli,
specchi di sole entrano dall'uscio
mio padre che sorride a braccia aperte
le corse insieme a mio fratello
In quest'autunno color seppia
lacerati fotogrammi scorrono
al ritmo della manovella
del vecchio macinino da caff?
La voce del passato ora sbiadisce
l'ansia del giorno che ritorna
scivola nella luce bagnata di stanchezza
in questa vana attesa di quiete.
23 settembre 2004
COMMENTI
Solo gli utenti registrati possono lasciare commenti.