Lontano dall'oggetto amato, sembra che quanto più vivo è il nostro affetto, tanto più diventiamo padroni di noi stessi, poiché tutta la forza della passione, che si esplicava all'esterno, s'effonde ora interiormente; ma quale brusca rivelazione ci strappa da un simile errore, non appena quello a cui credevamo di poter rinunciare si ripresenta a un tratto ai nostri occhi e lo sentiamo indispensabile.
Honoré de Balzac
Nel suo rintocco s'ingorga il vespero
mentre il silenzio del tocco fagocita
il suono d'un rugliare ottuso
nel letargo all'uopo predisposto.
La sera indossa fiori di sandalo
e nell'attesa sfoglia le pagine
d'una rivista d'altri tempi
quando il sole scioglieva le ciglia
ed affannosi nel mare, vergini
flutti increspati schiuma sfilavano.
Ma l'ora non firma clemenza
e la testa sul braccio ricade.
La magnitudo giostra ora i calcoli
in algoritmi senza più panico,
bramito in ottave su scala
che il sismografo solo evidenzia.