Il più terribile dei mali, cioè la morte, non è niente per noi, dal momento che, quando noi ci siamo, la morte non c'è, e quando essa inesorabilmente arriva, noi non siamo più.
Fogli bianchi,
candidi come la neve
tardiva e dispettosa.
Addio gemme
del primo tepor d'aprile !
Nel pianto asciutto
vestito di tristezza
mute le parole, mute.
"Ce n'e' una scarpa,
tanto quanto basta ".
Perplessita'!
nel canto d'un fringuello
alla ricerca della capinera.
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